Se esiste un personaggio delle leggende popolari che più di altri ha saputo conquistarsi una fama globale restando saldamente ancorato alla tradizione nazionale, questo è certamente Robin Hood. Il celebre brigante buono ‘che ruba ai ricchi per dare ai poveri’ attinge pienamente alla storia britannica e alle sue secolari tradizioni (e contraddizioni), ma dalla foresta di Sherwood ha spiccato il volo verso ogni angolo del mondo, diventando un’icona globale capace di attraversare i decenni, le generazioni, le differenze culturali che, inevitabilmente, separano la Gran Bretagna dagli altri Paesi. La figura di Robin Hood, inoltre, è stata rivisitata in molteplici linguaggi narrativi e mediali; decine di trasposizioni letterarie e adattamenti cinematografici (celebri il romanzo di Alexandre Dumas sull’adolescenza dell’eroe e le pellicole con Kevin Costner del 1991 e quella con Russell Crowe del 2010), ma anche animazioni, fumetti e videogame hanno immortalato l’arciere di Sherwood e i suoi compagni intenzionati ad aiutare e difendere la povera popolazione dello Yorkshire dalle angherie e dalle ingiustizie dello sceriffo di Nottingham.
Oggi il mito di Robin Hood si rinnova grazie a una co-produzione che coinvolge diversi Paesi: si tratta di un nuovo prodotto d’animazione la cui prima puntata andrà in onda in anteprima mondiale la sera di Pasqua su DeAKids (canale 601 di Sky) e contemporaneamente sul canale tridimensionale di Sky3D (canale 150). Nato da un’intuizione dell’italiana De Agostini, con la collaborazione dei canali pubblici tedesco e francese (ZDF e TF1) e della Walt Disney Company transalpina, Robin Hood alla conquista di Sherwood (questo il titolo completo del cartone) è stato prodotto dalla DQ Entertainment, casa di produzione anglo-indiana specializzata in animazione e videogiochi. Nell’ambizioso progetto di questo Robin Hood catturato nella sua vita di bambino di dieci anni (e rivolto prevalentemente a un pubblico di coetanei) è coinvolta anche l’India; nel Paese asiatico, infatti, è stata realizzata la parte più ampia e complessa del processo di animazione, dopo che il soggetto e la sceneggiatura avevano preso vita negli studi italiani e francesi. La versione italiana in onda su DeAKids è arricchita da un adattamento fortemente caratterizzante nazionalmente: la sigla del cartone e altri lanci promozionali vedono, infatti, come protagonista la band degli Zero Assoluto, che negli ultimi anni ha spopolato tra i teen-agers di tutta Italia. E’ questo un elemento che conferma come nei cartoons e nei games in particolare, ma più in generale in tutti i prodotti mediali incentrati sulla continuità e sulla serialità, la declinazione in chiave locale di alcuni aspetti significativi della narrazione può aiutare la buona riuscita dentro una cornice nazionale di prodotti o personaggi circolanti nello scenario mondiale della comunicazione. A quarant’anni dalla celebre pellicola d’animazione della Disney (1973), la figura ribelle e gentile di Robin Hood rimane un riferimento per giovani e meno giovani di tutto il mondo. E la foresta di Sherwood, così specificamente inglese, si conferma tra i luoghi per eccellenza dell’immaginario globale.