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Mediaset-Al Jazeera, verso una grande pay-tv del Mediterraneo?

I dollari degli emiri arabi in aiuto di Mediaset? E’ sull’insolito asse tra Cologno Monzese e Doha, la capitale del Qatar, che si sta giocando una partita decisiva che potrebbe determinare buona parte del futuro dello scenario televisivo mondiale nei prossimi decenni. Nei giorni scorsi, infatti, è tornata a farsi insistente la voce di un accordo tra Mediaset Premium, la piattaforma a pagamento della principale azienda televisiva commerciale italiana, e Al Jazeera, l’emittente globale del mondo arabo. La trattativa sarebbe in fase avanzata, tanto che per il prossimo 10 maggio è previsto un incontro tra le parti per la formalizzazione di un accordo preliminare. Non è la prima volta che i due soggetti tentano un avvicinamento; già due anni fa, Il Sole 24 Ore riportava la notizia di un tentativo di acquisizione da parte del network arabo, anche in un’ottica di contenimento rispetto all’espansione di Sky. Tuttavia, oggi la situazione sembra sempre meno nebulosa e l’accordo potrebbe realmente concretizzarsi a breve. Di che si tratta, nello specifico? Come ha riportato il Corriere della Sera, l’ipotesi più accreditata riguarda la possibilità di aggiudicarsi i diritti del campionato di calcio di Serie A: grazie all’appoggio di Al Jazeera e del gruppo editoriale francese Vivendi (mediante l’emittente controllata Canal Plus), Mediaset Premium riuscirebbe in questo modo a competere con il colosso di Murdoch strappando l’intero asset di mercato riconducibile al calcio.

L’universo Mediaset non è nuovo ad accordi commerciali che travalicano i confini nazionali; dal 2002, per esempio, detiene le quote di maggioranza del network spagnolo Telecinco, mentre dalla stagione 2007-2008 ha intensificato l’acquisizione di emittenti in Paesi emergenti, come la Cina o l’area del Maghreb, attraverso Nessma Tv. Sempre in Spagna, inoltre, il network di proprietà della famiglia Berlusconi ha rilevato quote del Grupo Prisa, il gruppo editoriale possessore del quotidiano di ispirazione socialista El Paìs. Tuttavia, è forse la prima volta che Mediaset si renderebbe protagonista di un percorso inverso, ossia di cessione di fette importanti di un proprio ramo.

D’altro canto, la vocazione del network arabo Al Jazeera è proprio quella di imporsi come attore mediale globale capace di declinarsi nelle varie dimensioni locali in cui si è trovato a investire: in quest’ottica, sono nati nel corso degli anni progetti di espansione geografica, culturale e linguistica (oltre che tematica) dell’emittente che hanno toccato inizialmente la Gran Bretagna e successivamente i Balcani, gli Stati Uniti, la Turchia (e presto anche la Germania e l’Africa orientale).

In attesa di ufficializzazioni, smentite o parziali revisioni delle trattative in atto, quel che è certo è che un accordo capace di coinvolgere l’emittente per eccellenza del mondo arabo, un colosso editoriale francese, il principale attore privato italiano e, tramite quest’ultimo, una fetta importante del mercato televisivo spagnolo, aprirebbe uno scenario del tutto inedito per la creazione di un polo mediale a pagamento capace di servire l’intera area mediterranea. Un soggetto transnazionale in grado di concorrere su mercati mediali globali in continua trasformazione.

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